In questo Blog ho il piacere di condividere con voi un tema che mi affascina molto: Il Libro d'Artista.
È un genere recente che probabilmente possiamo far nascere dalle avanguardie artistiche e che negli ultimi decenni si è affermato come una specifica espressione artistica.
La pratica che caratterizza questa corrente è la modificazione parziale o totale della produzione editoriale formalmente precodificata. La distorsione e la superficiale incomunicabilità sono i due elementi principali.
La forma di questi libri mai si allontana da quella dei libri tradizionale ma sono i materiali e gli assemblaggi a esser particolarmente ricercati e inusuali per la comune concezione di “libro”; dal cartoncino al ferro.....vetro e plastica, anche le dimensioni sono ricercate e non ci sono vincoli.
VINCOLI: il libro d'artista rifiuta questa parola e anzi sorprende sempre lo spettatore.
Eugenia Serafini, Libro d'Artista
Una domanda: questi libri hanno dei contenuti "da leggere"?
RispondiEliminaIl Libro d'Artista è per lo più un libro che opera una decontestualizzazione e per ciò ha contenuti "da leggere" come affermi tu Marcello.
RispondiEliminaIn alcuni casi però per ribellione il libro è illeggibile ma contiene pur sempre testi interpretabili. Per testi non intendo solo una successione di parole, ma come ho menzionato nei post che sopra, anche forme geometriche e immagini astratte.
Ciao Cara Giaduz allora, secondo me il libro d' astista è una cosa molto particolare io la vedo come una cosa intima privata dove l' artista mette il suo lato più intimo a volte anche bizzarro imbarazzante scandaloso fragilissimo, insomma il lato che non mostra di primo impatto al pubblico...chiaro che il discorso cambia se uno lo fa con l' intento di pubblicarlo...in definitiva per me il libro d' artista è un taquino-diario dove uno appunta non solo a parole ma anche per immagini disegno progettini in totale liberà senza preoccuparsi di dargli una forma compiuta o un confezionamento e questo il bello dovresti scoprire un lato intimo nascosto se non hai questa sensazione secondo me non stai vedendo-leggendo un libro d' artista...
RispondiEliminaciao giada un bacio un saluto Edo non Ugo ma edo
RispondiEliminaCiao Edo/Ugo, credo che ogni opera d'arte abbia in sé l'intimo e la profondità dell'artista sia che questi siano istintivamente percepibili sia che il significato sia nascosto e quasi irraggiungibile. Quando tu parli di opera nata con l'intenzione prima d'esser pubblicata e venduta a mio avviso non è più da considerarsi "opera d'arte pura" ma ci si sposta nel campo del design, per concetto di realizzazione non in quanto oggetto/creazione fisica, o nel campo dell'arredamento. l'opera d'arte deve essere comunicazione pura di sensazioni ed emozioni, comunicazione di un problema e di un malessere così come di amore. Questo avviene tramite l'istintività non tramite il ragionamento.
RispondiEliminanonostante l'arte abbia affrontato diversi percorsi e diversi cambiamenti durante la storia sia nell'approccio con le tematiche e gli strumenti sia nell'approccio poi col fruitore e il committente mi viene da pensare che in qualsiasi caso di fondo ci sia un bisogno di comunicare. E questo bisogno fa parte dell'intimità dell'artista.